
I carabinieri del comando provinciale di Palermo, nell’ambito delle attività volte al contrasto della illegalità diffusa, supportati dei tecnici specializzati Enel, hanno arrestato un uomo di 58 anni e denunciato uno di 53, entrambi noti alle forze di polizia, accusati di furto aggravato di energia elettrica.
A Misilmeri i militari durante un controllo eseguito all’interno dell’abitazione in uso al cinquattottenne, hanno appurato che nonostante il distacco del contatore Enel, l’immobile continuava ad essere fornito da energia elettrica.
I tecnici sono riusciti a scovare dopo una meticolosa ricerca, un pericoloso allaccio abusivo sotto traccia effettuato dall’indagato che, permetteva allo stesso, in assenza di un regolare contratto, la fruizione di energia mediante un collegamento diretto alla rete di E-distribuzione.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto per il Misilmerese applicando la misura della custodia cautelare in carcere.
A Sciara il controllo da parte dei militari della locale Stazione unitamente al personale Enel, ha interessato invece una azienda agricola. L’esito della verifica ha fatto emergere che il titolare dell’impresa, 53 anni, per abbattere i consumi di energia elettrica, avrebbe manomesso l’erogatore di corrente con l’utilizzo di un magnete che consentiva di fruire di una maggiore quantità di energia rispetto a quella realmente misurata dal contatore. Lo stratagemma posto in essere dall’uomo, avrebbe causato secondo le stime dei tecnici Enel, un danno superiore a 27.000 mila euro.
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