La rete ospedaliera va avanti: Schifani ha il sì degli alleati
Seppure con qualche distinguo, il governo ha ottenuto ieri in commissione Sanità all’Ars il via libera politico alla nuova rete ospedaliera dalla gran parte della maggioranza. Dc, Lega e ovviamente Forza Italia hanno anticipato il voto favorevole all’ultima versione del piano proposta dall’assessore Daniela Faraoni. In posizione più critica è rimasta Fratelli d’Italia. Ma adesso si passa alla fase finale, con l’approvazione formale prevista entro il 30 settembre. È stata una giornata lunghissima in commissione, iniziata intorno alle 10,30 e finita alle 15. La Faraoni ha illustrato la quarta versione della riscrittura della mappa di reparti e posti letto negli ospedali. Dal punto di vista statistico è stato confermato il taglio di 367 postazioni per ricoveri a fronte di altre 13 mila circa che restano attive nel pubblico. Ma l’assessore ha puntato soprattutto a rassicurare i pezzi di maggioranza che temono un ridimensionamento dei piccoli ospedali di provincia. «Nessuno chiuderà - ha esordito la Faraoni -. Tutti manterranno i posti letto legati al sistema dell’emergenza e a reparti chiave o che hanno una tradizione in quel particolare presidio. Tutte le altre prestazioni le garantiremo in day service e penso alle terapie oncologiche, all’oculistica (compreso gli interventi di cataratta), alla gastroenterologia e alla cardiologia». In pratica i piccoli ospedali resteranno una sorta di front hoffice della sanità sul territorio e per prestazioni più importanti dirotteranno i pazienti nei grandi centri. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola oggi e in edizione digitale