
La Sicilia è la prima regione italiana ad assumere, all’interno della propria amministrazione, vittime di violenza che hanno subito deformazioni o sfregi permanenti al viso a causa di aggressioni. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha rilasciato i nulla osta necessari per due donne che avevano presentato domanda a seguito dell’entrata in vigore della normativa.
«L'introduzione della retroattività nell’articolo 118 della legge regionale 3 del 2024 sulle assunzioni delle vittime di violenza e degli orfani a causa di femminicidio - dice il presidente della Regione Renato Schifani - è un atto di giustizia carico di sensibilità e umanità nei confronti di quelle donne che hanno subito aggressioni brutali prima dell’entrata in vigore della norma. Il governo regionale ha sostenuto con determinazione questo emendamento, grazie al sostegno concreto dell’Assemblea regionale, per garantire supporto concreto alle vittime residenti nel territorio siciliano. L’auspicio è che anche altre regioni e il Parlamento nazionale possano seguire questo esempio di giustizia sociale che arriva dalla Sicilia».
«Dopo avere esaminato tutta la documentazione presentata tra la fine di luglio e quella di agosto - commenta l’assessore Nuccia Albano -, il dipartimento ha dato esito positivo e ha rilasciato, tempestivamente, i nulla osta finalizzati ai successivi adempimenti amministrativi di competenza dell’assessorato della Funzione pubblica per l’assunzione delle due donne».
La svolta normativa risale al giugno scorso, quando l'Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento che ha reso retroattiva la legge del gennaio 2024. Le vittime devono essere residenti in Sicilia e le assunzioni possono avvenire nei limiti delle risorse disponibili.
Caricamento commenti
Commenta la notizia