Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Carceri siciliane, l'allarme della Uil: in otto mesi 1.522 violazioni da parte dei detenuti

corridoio carcere

Nei primi otto mesi dell’anno nelle carceri siciliane si sono registrate 1.522 violazioni di norme penali da parte dei detenuti. A renderlo noto è Gioacchino Veneziano, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che sottolinea «un trend di violenza in crescita», con episodi di aggressioni, minacce, ingiurie, oltraggi e resistenze a pubblico ufficiale.

Secondo i dati del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, tra gennaio e agosto si contano 42 proteste collettive di rifiuto a rientrare in cella e 97 manifestazioni rumorose.

«Davanti a una ingovernabilità confermata anche da autorevoli procuratori della Repubblica – spiega Veneziano – cresce l’angoscia del personale, schiacciato in una babele legislativa che non chiarisce come agire quando c’è la necessità di impiegare la forza fisica. I dati del Dap confermano la nostra opinione».

Per il sindacato servono interventi urgenti. «Nelle carceri siciliane mancano oltre mille unità di polizia – aggiunge Veneziano – ma soprattutto è indispensabile che il governo scriva norme chiare, capaci di garantire non solo sicurezza fisica, ma anche tutela giuridica. Oggi l’operatore è esposto a indagini penali pur quando è obbligato, dall’articolo 41 dell’ordinamento penitenziario, a usare la forza per impedire atti di violenza, inibire evasioni o vincere resistenze».

Caricamento commenti

Commenta la notizia