
La cartolina della vergogna sveglia i residenti vista mare. Divani, immondizia, piatti del dopo pranzo festivo «apparecchiati» sulla barca di un pescatore, elettrodomestici alimentati da gruppi elettrogeni per la casa di villeggiatura improvvisata sulla sabbia e lì lasciati, sacchi di spazzatura dappertutto. Le spiagge ripulite all’alba prima e dopo il ponte di Ferragosto, a metà mattinata di ieri sono di nuovo campo di guerra dove l’inciviltà di chi smonta tende e baracchini batte (di gran lunga) il decoro ricercato. Ultimo assembramento domenica e poi vacanza con devastazione finita. La lotta è impari e la legalità resta sommersa dai rifiuti dei gitanti di Vergine Maria e Arenella.
Gli operai della Reset sono stati impegnati nel piano straordinario che prevedeva la pulizia anche di notte e nei festivi, proprio per evitare la trasformazione delle spiagge in discariche. Ma è successo ancora e con effetti, se possibile, più nefasti degli altri anni. E quindi qualcosa non ha funzionato a dovere. «Noi abbiamo rimosso le cataste - dice il direttore, Antonio Pensabene -. Se poi i campeggiatori continuano a sporcare... ».
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