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La Stampa parlamentare: «Rimediare allo stop per il fondo all'editoria». Schifani: «A settembre la norma sarà ripresentata»

PALERMO. Ars,cerimonia insediamento 18°legislatura,elezione presidente Gaetano Galvagno.Nella foto il presidente della regione Renato Schifani ..Ph.Alessandro Fucarini

In una lettera aperta ai deputati dell’Ars, il consiglio del sindacato della Stampa parlamentare siciliana «ribadisce il proprio profondo rammarico per la bocciatura della norma a sostegno dell’editoria contenuta nella manovra ter, un segnale grave che rischia di indebolire ulteriormente un settore già in forte difficoltà e di colpire il diritto dei cittadini ad essere informati in modo libero, corretto e plurale.

In una terra complessa e ricca come la Sicilia, l’informazione professionale è un presidio fondamentale di democrazia, legalità e sviluppo».

«Il sistema dell’informazione è messo a dura prova da crisi economiche strutturali, dalla progressiva riduzione delle risorse pubbliche e dalla concorrenza di contenuti non verificati, quando non deliberatamente falsi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha più volte ricordato che 'una stampa libera e autorevole è il pilastro su cui si regge ogni democrazia maturà. Non sono parole da cerimonia - scrive la Stampa parlamentare - sono un monito alla responsabilità, soprattutto per chi - come voi - è chiamato a rappresentare il popolo siciliano nelle istituzioni».

«Il nostro appello è semplice, ma fermo: non permettete che i giochi di Palazzo prevalgano sul buon senso; non sacrificate la libertà di informazione sull'altare di equilibri politici contingenti; non lasciate soli i giornalisti iscritti all’Ordine, che ogni giorno - anche nei corridoi di Palazzo dei Normanni - svolgono un servizio pubblico essenziale, con rigore e spirito democratico - aggiunge la nota del sindacato - Chiediamo che la norma a sostegno dell’editoria venga riproposta, lo ha già assicurato il presidente della Regione Renato Schifani, e che venga approvata a settembre all’interno della manovra quater - si può fare perché sarà una nuova sessione di bilancio -, garantendo risorse adeguate con regole stabili e trasparenti come la presenza di almeno due giornalisti
contrattualizzati nelle redazioni e la regolare registrazione delle testate giornalistiche presso i tribunali come prevede la legge, due criteri fondamentali per l’accesso ai contributi
pubblici da parte delle aziende editoriali».

«Sostenere l'informazione non significa fare un favore a una categoria o a un amico, come qualche deputato ha persino sostenuto durante i lavori parlamentari della manovra ter - conclude la Stampa parlamentare - significa difendere il diritto dei cittadini ad essere informati, rafforzare la trasparenza della vita pubblica, valorizzare la cultura e le energie vive dell’Isola. Una Sicilia
senza informazione è una Sicilia più debole, più esposta alle opacità, più distante dai suoi cittadini. Una Sicilia con un’informazione libera, plurale e fatta da giornalisti professionisti e pubblicisti è una Sicilia che cresce, che si interroga, che costruisce futuro. Confidiamo nella vostra responsabilità. Il tempo per rimediare c'è: usiamolo bene».

Schifani: opposizione irresponsabile, a settembre la norma sarà ripresentata

«Raccolgo l’appello del sindacato della Stampa parlamentare siciliana e confermo che il mio governo ripresenterà già a settembre la norma a sostegno dell’editoria. La sua bocciatura è il risultato di un comportamento biasimevole e irresponsabile dell’opposizione e di franchi tiratori che, protetti dal voto segreto, hanno scelto di danneggiare un settore strategico per la democrazia siciliana.
Non ci faremo fermare: difendere l’informazione significa difendere la Sicilia». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, rispondendo alla lettera aperta del sindacato della stampa parlamentare siciliana ai deputati dell’Assemblea regionale.

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