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Suino nero dei Nebrodi, al via l'iter di riconoscimento per il marchio Dop

Spalla di maialino nero farcita di castagne di Licia e Nunzio Campisi

Primo passo per ottenere il riconoscimento della denominazione di origine protetta (Dop) per le carni fresche e trasformate di suino nero dei Nebrodi. Ma anche l’indicazione geografica protetta (igp) della nocciola di Sicilia.

Le due eccellenze del settore agroalimentare sono state inserite nel dossier per la domanda di registrazione di Dop e Igp, che comprende la documentazione tecnico-scientifica dei due prodotti, nell’ambito del Gal (gruppo d’azione locale) dei Nebrodi Plus, che ha raccolto le istanze provenienti dal territorio e creato un gruppo di lavoro interno portavoce delle esigenze che il comparto produttivo attendeva da decenni.

La richiesta è stata trasmessa alle autorità ministeriali e regionali che dovranno, una volta analizzata la domanda di registrazione, inviarla alla commissione europea. L’incontro tra il comitato di produttori e l’iniziativa intrapresa dal Gal Nebrodi Plus per favorire il comparto produttivo, ha infatti consentito, bruciando le tappe, di arrivare al perfezionamento della documentazione richiesta per il riconoscimento dei due marchi.

Per la prima volta, infatti, con una domanda viene richiesta, sotto un unico marchio, la registrazione Dop della carne, del capocollo, del lardo, del guanciale, del prosciutto crudo e del prosciutto cotto derivanti dalla lavorazione, stagionatura ed affinamento delle produzioni di suino nero dei Nebrodi e la igp per la nocciola. La carne del suino nero dei Nebrodi è molto apprezzata, risultato della maestria dei norcini che si sono specializzati sul territorio che, oggi, grazie all’esperienza e alla competenza acquisita nel tempo, riescono ad esprimersi a livelli qualitativi notevoli.

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