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La morte della pallavolista a Bagheria: l'invito premonitore

«Se proprio a fine serata qualcuno è troppo ubriaco e per caso cade in piscina, considerate l’idea di portare un costume in macchina». È un passaggio, quasi premonitore, dell'invito alla festa di laurea dei due giovani che nella notte tra l'1 e il 2 agosto hanno festeggiato «in una bella villazza dove c'è anche una bella piscina». Che sarebbe stata fatale a Simona Cinà, la ventenne giocatrice di beach volley, ritrovata a fine serata sul fondo della piscina.

Doveva essere una serata di divertimenti e festeggiamenti che si è invece conclusa in tragedia. Quasi come era stato scritto nell'invito invito mandato via messaggio.

Alcuni scorci della serata sono stati pubblicati su Instagram dalla giovane, che nelle proprie stories aveva raccontato alcuni momenti trascorsi con gli amici mentre si dirigeva verso la villa in via Sant'Isidoro Monte a Bagheria, al confine tra le frazioni di Aspra e Mongerbino.

La giornata era iniziata con un allenamento di pallavolo nel campo di beach volley, poi il viaggio da Capaci a Bagheria. Una sosta per fare rifornimento insieme ad altri amici e le immagini della festa che si è trasformata in tragedia.

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