
Sit-in dei garanti dei diritti dei detenuti di Messina, Palermo e Siracusa, davanti all’Ucciardone di Palermo per manifestare sull'emergenza carceri. «Abbiano voluto fortemente questa manifestazione a fronte del grande disinteresse dell’opinione pubblica sulle condizioni delle carcere italiane», dice ad AGI Lucia Risicato, garante dei detenuti di Messina che, insieme ai colleghi Giovanni Villari garante di Siracusa, e Pino Apprendi, di Palermo, hanno aderito alla mobilitazione nazionale; presenti anche alcune associazioni.
«Ieri - prosegue - sono saliti a 47 i suicidi in carcere dall’inizio dell’anno che, sommati ai 94 che si sono verificati l’anno scorso, fanno 150 suicidi in 18 mesi, sono numeri drammatici. Le sofferenze maggiori sono per il sovraffollamento e le condizioni di vita, i miei colleghi garanti hanno raccontato che nel carcere di Brucoli per 5 giorni ci sono stati problemi di carenza di luce e acqua». I disagi per il sovraffollamento non riguardano la casa circondariale di Gazzi a Messina dove però, come afferma la garante Risicato, esistono altre problematiche legate alla vetustà della struttura e alla carenza di personale educativo e penitenziario e medico, anche se «il personale in servizio fa il massimo ma avrebbe bisogno di maggiore supporto».
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