
Ricordato stamane, tra Porticello e Palermo, alla presenza di alte cariche civili e militari, tra cui il capo della polizia Vittorio Pisani, il commissario della polizia di Stato, Giuseppe Montana, ucciso 40 anni fa in un agguato mafioso, il 28 luglio 1985. Alle 11.30 l’omaggio nell’omonima piazza nel lungomare del borgo marinaro, dove è stato ammazzato. A seguire la deposizione di una corona d’alloro alla Squadra mobile, nel capoluogo siciliano. Il capo della Catturandi di Palermo fu ucciso da colpi di arma da fuoco mentre, con la fidanzata, era al molo Porticello. Aveva solo 34 anni, ricorda la polizia di Stato, «credeva nella legalità, nel futuro delle nuove generazioni tanto da andare spesso nelle scuole a raccontare ai ragazzi storie di uomini coraggiosi che in Sicilia avevano tentato di sfidare la mafia, storie di uomini come lui».
Il messaggio del Capo dello Stato
«Nel quarantesimo anniversario dell’assassinio del Commissario Giuseppe Montana, che precedette di pochi giorni l'agguato mortale al Vicequestore Antonino Cassarà e all’Agente Roberto Antiochia, la Repubblica si inchina nel loro ricordo. Sono stati servitori dei valori della nostra comunità. Investigatori intelligenti e tenaci, hanno inflitto alla mafia colpi durissimi, contribuendo all’arresto di latitanti pericolosi, alla conoscenza delle strutture criminali, al lavoro istruttorio di magistrati coraggiosi, dei quali furono collaboratori preziosi». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota del Quirinale.
«Giuseppe Montana fu tra i costruttori della sezione catturandi di Palermo, la cui azione diede colpi decisivi al mito della invulnerabilità dell’organizzazione mafiosa. Antonino Cassarà diede un importante supporto per istruire il Maxiprocesso, che mise a nudo le cosche e portò alla condanna della loro catena di complicità», ha ricordato.
«Montana e Cassarà, insieme all’Agente della scorta Antiochia, simboli dell’impegno dello Stato, vennero uccisi perché la mafia li temeva. Le loro testimonianze di vita sono trasmesse ai più giovani perché possano crescere quei valori di legalità e giustizia che soli possono darci un futuro degno. Nel giorno della memoria, rinnovo la vicinanza e la solidarietà del Paese ai familiari, ai colleghi e a quanti furono loro amici», ha concluso Mattarella.
Figuccia lancia un progetto nelle scuole
“Oggi, più che mai, è necessario custodire la memoria del commissario Beppe Montana, un servitore dello Stato che, con passione e senso del dovere, ha rappresentato un punto di riferimento per intere generazioni di poliziotti. Per farlo, proporrò al questore di Palermo, Maurizio Calvino, di portare avanti uno dei desideri del capo della catturandi della Squadra mobile di Palermo, ucciso da Cosa Nostra il 28 luglio 1985: parlare, cioè, agli studenti di legalità e lotta alla mafia, raccontare ai giovani le testimonianze di quegli uomini e quelle donne che con coraggio hanno dedicato la loro vita per contrastare la criminalità. Mi farò promotore, quindi, di un progetto da diffondere nelle scuole di Palermo, affinché non sia vano il sacrificio del commissario Montana e dei tanti eroi siciliani caduti per mano mafiosa”. Così Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars che, in rappresentanza dell’Assemblea regionale siciliana, stamattina a Porticello ha partecipato alla cerimonia di commemorazione del 40esimo anniversario dell’uccisione di Beppe Montana.
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