
La notte tra il 6 e il 7 febbraio la moglie di Barreca riesce ad afferrare un telefono e compone il 112. Sono le 2,27 del mattino. La voce registrata dice: «Aiuto carabinieri, aiuto». Poi la chiamata si interrompe.
Chi risponde al centralino prova a richiamare, ma nessuno risponde. Tutto viene archiviato come uno scherzo, ma la donna muore poche ore dopo.
L’indomani i tre adulti - Giovanni Barreca e i due «fratelli di Dio» - sono ancora lì, con Miriam e Kevin, i due figli superstiti del padrone di casa.
I loro apparecchi, agganciati sempre alla stessa cella telefonica.
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