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Violenza a Palermo, Lagalla chiede aiuto: da Roma impegni generici

Dopo l’escalation di episodi il primo cittadino sollecita a Piantedosi più risorse per la sicurezza. Il ministro dell’Interno verrà in città: «Attiveremo tavoli di coordinamento»

Il grido di aiuto del sindaco dopo l'escalation di violenza in città, il ministro dell'Interno che risponde sostenendo che la violenza, rispetto ad altri capoluoghi, è anzi diminuita ma l’aumento degli organici di polizia resta nel vago.

Incontro interlocutorio ieri a Roma tra Roberto Lagalla e Matteo Piantedosi, nel contesto di una manifestazione organizzata dall’Anci, associazione dei Comuni d’Italia. Con l’ex rettore provato dai recenti e continui episodi di violenza ai danni - in questi ultimi tempi - soprattutto di turisti. E anche ferito dai fischi della sera della vigilia del Festino, legati in gran parte al tema dei rifiuti, delle buche, dei servizi carenti ma anche alla sicurezza, di cui - lo ha spiegato lui stesso - «il Comune viene visto ingiustamente come unico responsabile». Ferita allargata dall’iniziativa dei presidenti delle otto circoscrizioni (sette di centrodestra) che hanno sostanzialmente condiviso quei fischi e che ieri sono stati criticati dal presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo.

Ed ecco dunque la riunione romana con Piantedosi, presente assieme al presidente nazionale di Anci, Gaetano Manfredi, ad altri sindaci del resto del Paese, ai sottosegretari Wanda Ferro e Nicola Molteni. L'Anci ha presentato diverse richieste al ministro, in una riunione durata circa due ore: tra queste il rafforzamento delle risorse finanziarie e umane, assegnate ai singoli Comuni in materia di sicurezza urbana con l’installazione anche di sistemi di videosorveglianza, facendo cenno al Fondo per la sicurezza urbana. Le risorse previste - 25 milioni - arrivano fino al 2025: nella sua proposta l’Anci invita a «prevedere un finanziamento dal 2026».
«Piantedosi ha recepito non solo le richieste dell’Anci, che propone un tavolo permanente per la sicurezza urbana anche in città - ha detto Lagalla - ma è stata snocciolata l’esigenza di maggiori risorse economiche. La possibilità poi, per le polizie municipali di accedere e implementare le banche dati ministeriali, fino a questo momento precluse alle stesse polizie locali».

Il titolare del Viminale parla di «un clima di grande collaborazione istituzionale e di condivisione dei problemi. Si è deciso di attivare tavoli di coordinamento su temi specifici relativi alla sicurezza urbana». Lagalla chiede «risorse per implementare gli organici di polizia» ma la città, «secondo Piantedosi, registra una diminuzione dei crimini commessi, nella prima parte di quest’anno, rispetto ad altre città d’Italia».

Tra i temi discussi si è parlato anche di un «raddoppio obbligatorio per il numero di volanti circolanti in rapporto alla popolazione residente - prosegue Lagalla - poi anche di movida, Daspo e interventi in termini di prevenzione del crimine, del controllo dei giovani, in merito anche all’assunzione di sostanze stupefacenti». Il primo cittadino ha annunciato anche che «da qui a non molto Piantedosi verrà nella nostra città». L'incontro era stato fissato dopo la richiesta di Lagalla, inviata nei giorni scorsi al prefetto Massimo Mariani, per sollecitare la presenza di «più uomini da destinare al controllo del territorio» e per avere un intervento del governo, di fronte al caos di questi giorni.

Sono giorni di tensione, si diceva all’inizio, per il primo cittadino. Non solo i fischi ai Quattro Canti al Festino, anche la lettera dei presidenti delle circoscrizioni. Ai quali sta a cuore la mancata attuazione del decentramento, cosa che li aveva portati a criticare l’assessore titolare della delega. E ieri Dario Falzone ha risposto così: «Stiamo studiando con il sindaco come demandare le competenze alla circoscrizioni, anche in merito al tema delle partecipate». Anche Tantillo risponde ai presidenti. Sul piano del metodo, il presidente del Consiglio comunale definisce «del tutto fuori luogo» la scelta di pubblicare un atto di critica istituzionale nella giornata dedicata a Santa Rosalia, patrona della città. È auspicabile che chi ricopre ruoli di rappresentanza dimostri una visione unitaria e costruttiva, nel rispetto dei canali istituzionali».

Perché gli otto presidenti avrebbero dovuto privilegiare «il confronto politico interno, il dialogo con l'Amministrazione e il Consiglio. È auspicabile che chi ricopre ruoli di rappresentanza - conclude - dimostri una visione unitaria e costruttiva, nel rispetto dei canali istituzionali». E le critiche rivolte al sindaco e a Falzone? «Prive di fondamento», le bolla il presidente.

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