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La strage di Altavilla, il racconto horror della figlia sopravvissuta: «Eravamo tutti insieme sulla collina quando abbiamo bruciato il corpo di mamma»

Nel corso dell’esame reso in aula la giovane, all’epoca dei fatti minorenne, ha detto di aver fatto ciò che altri in preda al delirio e alla volontà di purificare la villetta dagli spiriti maligni le dicevano di fare

Palermo.Strage di Altavilla Milicia,.I Carabinieri del Ris nella villetta dove e' avvenuto il triplice omicidio..Ph.Alessandro Fucarini.

«Non si è riusciti a capire se la ragazza ha avuto un ruolo attivo o marginale nella strage di Altavilla. E’ apparsa molto provata e confusa rispetto alle dichiarazioni che aveva reso a febbraio 2024 e a marzo». Così l'avvocato Giovanni Barracato, difensore del muratore Giovanni Barreca accusato di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Emanuele e Kevin durante un folle rito di purificazione dal male, ha descritto la testimonianza della figlia dell’imputato. La giovane è a giudizio, in un processo separato con l’imputazione di aver partecipato alla tortura e all’omicidio dei familiari.

Nel corso dell’esame reso in aula la giovane, all’epoca dei fatti minorenne, ha detto di aver fatto ciò che altri in preda al delirio e alla volontà di purificare la villetta dagli spiriti maligni le dicevano di fare. Insieme a Barreca e alla figlia sono imputati dei tre delitti Massimo Carandente e Sabrina Fina, la coppia conosciuta dal muratore e dalla moglie durante incontri di preghiera.

«La ragazza ha parlato anche dei suoi fratelli - ha detto l'avvocato Giancarlo Barracato - e delle torture subite anche se ha riferito che in certi momenti era stata bendata dalla coppia». Durante l’udienza, rispondendo alle domande del pm e degli avvocati, l’imputata ha anche avuto un malore. Carandente e Barreca sono rimasti sempre in silenzio e non hanno mai guardato la giovane.

Mentre la Fina, dopo la testimonianza della ragazzina e dopo l’esame dei genitori della Salamone, ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee negando di aver partecipato agli omicidi.

Il racconto horror della giovane

«Eravamo tutti sulla collina quando abbiamo bruciato il corpo di mia mamma. Io dopo un pò sono scesa ma non riuscivo a scappare, ero senza forze». E’ un passaggio della drammatica deposizione della ragazza. «Non dormivo. Potevo riposare pochi minuti soltanto. Era una cosa potente», ha detto nel corso del processo.

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