
Il piano che riscrive la rete ospedaliera, messo a punto dall’assessore alla Sanità Daniela Faraoni, non ha convinto neanche gli alleati. Fratelli d’Italia e la Dc invocano modifiche sostanziali e anche la Lega, più diplomaticamente, chiede di recepire le istanze che arrivano dai sindaci.
L’ora X è fissata per martedì prossimo: in commissione Sanità all’Ars verrà esaminata la nuova mappa di reparti e posti letto. Ma è difficile che da questo passaggio il piano esca rapidamente e nella stessa versione iniziale. La base di partenza è la proposta dell’assessorato che prevede, in estrema sintesi, un taglio di 367 posti letto spalmato su vari (ma non tutti) ospedali. Ed è proprio questo che spinge Fratelli d’Italia, con il deputato Pino Galluzzo, a parlare di «bozza approssimativa. Quella che ci è stata presentata ha un valore solo indicativo perché parla di posti letto senza specificare come verranno calati nelle unità operative di ciascun ospedale». Galluzzo entra nello specifico: «Una cosa è prevedere il taglio in un reparto che ha il 60% di posti impegnati durante l’anno, altra cosa è non prevedere l’aumento in quelli che mostrano di essere sottodimensionati e che potrebbero invece lavorare molto di più rispondendo all’aumento della domanda che arriva dal territorio». Da qui la conclusione di Galluzzo, che rappresenta FdI in commissione Sanità: «C’è ancora tutto da discutere. Ci dicano innanzitutto dove avverranno i tagli, non solo a quanto ammontano».
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