Ieri don Corrado Lorefice ha citato una lettera scritta da Sara Campanella a un’amica. La stessa che fu letta ai funerali a Misilmeri. A te che sei come il sole in una giornata nuvolosa. Mi auguro tu possa avere sempre la forza di riconoscere le cose buone e quelle cattive, le giuste e le sbagliate. Spero tu possa accettare il bene che arriva e non aggrapparti al dolore. Vorrei tu smettessi di guardarti vedendo la parte sbagliata, che la smettessi di addossarti in silenzio le colpe che nessuno ti dà, che ti vedessi come sei e non come ti convinci di essere. Vorrei che non perdessi i tuoi sorrisi, quelli felici, quelli che nei momenti belli hanno illuminato le persone che ti circondavano, vorrei che te li portassi dentro nei giorni senza sole, quelli che a te non piacciono per niente e ti rendono un po’ triste. Sei speciale e non devi avere paura di esserlo. Sii sempre te stessa. Scegli la tua strada, combatti per le tue scelte, ci saranno volte in cui perderai la speranza, la forza, i tuoi obiettivi, ma tu manda via le nuvole, ne hai il potere. Ama ciò che sei, cammina a testa alta, splendi, vola. Immensamente tu... Sara