
Faceva da staffetta in moto, precedendo l’auto carica di droga e controllando che il tragitto fosse libero da pattuglie. Ma le telecamere di sorveglianza e le indagini della polizia lo hanno incastrato. T.M., 43 anni, palermitano, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver agevolato il trasporto di dieci chili e mezzo di hashish sequestrati lo scorso novembre a Brancaccio.
Quel giorno, gli agenti del Commissariato Brancaccio avevano bloccato un uomo di 62 anni mentre trasportava a bordo della sua auto cento panetti di hashish, per un peso complessivo di 10,5 chili. Oltre al carico principale, all’interno di un box nella disponibilità dell’uomo furono trovati altri sette panetti della stessa sostanza.
Le immagini dei sistemi di videosorveglianza, analizzate minuziosamente dagli investigatori, hanno mostrato che davanti alla vettura procedeva un ciclomotore, risultato intestato a T.M., che anticipava di pochi secondi l’arrivo dell’auto, svolgendo la funzione di vedetta.
Secondo la polizia, il compito del motociclista era quello di segnalare eventuali controlli o ostacoli lungo il percorso, garantendo così al carico di droga di viaggiare in sicurezza. Sulla base delle prove raccolte, tra cui i filmati, i riscontri tecnici e altri elementi indiziari, è stato possibile ricostruire in dettaglio il legame tra i due e attribuire precise responsabilità a carico del quarantatreenne.
Alla luce di quanto accertato, il gip del Tribunale di Palermo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per T.M., ritenuto responsabile in concorso di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente.
L’operazione rappresenta un ulteriore colpo alle reti di smercio di droga nel quartiere Brancaccio, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di stupefacenti in città.
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