Settanta bus dell’Amat hanno già il gabbiotto che proteggerà gli autisti dalle eventuali «intemperanze» degli utenti. Saranno i mezzi nuovi, elettrici e a metano, nati con le paratie in dotazione a percorrere le tratte ritenute a rischio di aggressioni e danneggiamenti, secondo la mappatura fatta dalla partecipata del Comune e recepita dalla prefettura, dove si sta affrontando da settimane il nodo della escalation di assalti ai conducenti dei bus, diventati bersagli mobili di vandali e violenti. Le vetture che quindi hanno già la cabina «blindata» saranno destinate a coprire le linee che passano da quattro zone calde: stazione centrale, ospedale Civico, Zen e Sperone. A metà giugno era stato firmato il protocollo di legalità che prevedeva l’installazione di un pulsante antipanico per segnalare tempestivamente la richiesta di aiuto in caso di pestaggi e risse a bordo. Ma poi gli episodi a catena che hanno avuto protagonisti gli autisti e i mezzi dell’Amat, hanno fatto accelerare i processi di protezione già programmati. Anzi, si è andati oltre. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.