
«A livello nazionale stiamo studiando il caso che coinvolge Gaetano Galvagno ed Elvira Amata, girano carte in maniera non regolare: questo genera tristezza. Stiamo cercando di capire i fatti, non vogliamo sostituirci ai giudici che cercano i reati, noi valutiamo i comportamenti anche se non si configurano reati. Siamo rigorosi e non facciamo sconti».
Così all’ANSA il commissario di FdI in Sicilia, Luca Sbardella, a proposito dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati per corruzione il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano Galvagno e l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata.
«Sento il presidente della Regione siciliana Renato Schifani su mille aspetti, l’interlocuzione è continua. Abbiamo accennato anche alla vicenda dell’indagine della Procura di Palermo, ma sono aspetti delicati. Dimissioni di Gaetano Galvagno in caso di rinvio a giudizio? Lo decideremo, non ne abbiamo parlato. Ricordo comunque che FdI è un partito rigoroso».
«E' fuori di dubbio, le indagini della Procura di Palermo non possono paralizzare il Parlamento siciliano, a prescindere dalle evoluzioni per i singoli indagati. Questo ovviamente non vuol dire andare avanti come se nulla fosse».
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