
Il giudice del lavoro Giuseppe Tango ha condannato l’Asp di Palermo a risarcire con 105 mila euro un dirigente medico, difeso dagli avvocati Marcello Cugliandro e Fabrizio Giustolisi, che è stato scavalcato da un altro candidato, che però non avrebbe potuto neanche partecipare all’avviso pubblicato nel 2018, per un posto da primario per l’Unità operativa complessa «Igiene della produzione degli alimenti di origine animale e loro derivati» afferente al Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp.
Nel corso della selezione pubblica, infatti, la commissione avrebbe accettato la candidatura del medico che successivamente avrebbe conquistato il primo posto nella terna dei papabili. Il secondo classificato, dopo alcune diffide inviate all’Asp chiedendo la revoca in autotutela del bando, ha fatto ricorso dimostrando che il suo competitor aveva superato i limiti di età previsti dalla normativa per potere anche solo partecipare perché sarebbe andato in pensione prima della scadenza dell’incarico.
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