Palermo

Mercoledì 02 Luglio 2025

Violenza a Palermo, Federalberghi e Confesercenti attaccano: «L'esercito come misura temporanea e strategica»

La polizia alla Vucciria

«La sicurezza è una priorità, servono interventi urgenti dello Stato per fermare l’escalation di violenza in città, non escluso l’impiego dell’esercito». Lo dicono le presidenti di Federalberghi, Rosa di Stefano, e di Confesercenti, Francesca Costa, che si rivolgono alle istituzioni per «fermare l’ondata di violenza, furti, risse e aggressioni soprattutto nel centro storico di Palermo». «La sicurezza è un diritto - dice Di Stefano - e oggi a Palermo questo diritto rischia di essere gravemente compromesso. Da mesi denunciamo una escalation di episodi di violenza. Chiediamo a Comune, Regione, Prefettura e ministero dell’Interno interventi decisi di contrasto alla criminalità dilagante e, se è il caso, di valutare l’inserimento dell’esercito come misura temporanea e strategica per garantire ordine e sicurezza. Ciò non significa militarizzare Palermo, ma dimostrare che la sicurezza è una priorità. Una città turistica deve essere anche una città sicura». «Non chiediamo di militarizzare il territorio - dice la presidente Costa - ma di dare ai cittadini e alle imprese un segnale di sicurezza. La nostra città è profondamente cambiata, vogliamo che tutti i passi in avanti che le forze sane della città hanno fatto nell’ultimo quarto di secolo per liberare Palermo dal predominio mafioso, siano tutelati e difesi. Gli alert che ci arrivano da commercianti e dall’intera filiera del turismo ci preoccupano». «Gli episodi di violenza ai danni di chi esce la sera scegliendo il centro storico o contro i titolari dei pubblici esercizi purtroppo si ripetono ormai senza soluzione di continuità - dice Doriana Ribaudo, presidente di Fiepet Palermo - abbiamo lanciato numerose volte l’appello alle forze dell’Ordine che però continuano a denunciare scarsa dotazione di uomini, mezzi e risorse».

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