
Un dettaglio emerso dall’ordinanza del gip aggiunge un tassello fondamentale al mosaico dell’operazione antidroga, condotta tre giorni fa dalla guardia di finanza, che ha portato all’arresto di otto persone, smantellando una rete di spaccio legata al mandamento mafioso di Porta Nuova.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Vincenzo Adelfio, uno degli 8 arrestati, non era solo un semplice «capo», ma il vero dominus del sistema di smercio della cocaina nel capoluogo. Si sceglievano non solo i «picciotti» che dovevano fungere da pusher per la rete dello spaccio, ma anche i fornitori. L’obiettivo era quello di immettere sul mercato una migliore qualità della coca.
A confermare il suo ruolo centrale è un passaggio chiave emerso dalle intercettazioni, dove compaiono Vincenzo Di Giovanni (altro arrestato nel blitz) e lo stesso Adelfio. Si parla di un cambio nella qualità della droga: «Chi ti rissi u pappuni ri cunfietti? A vitti a diffirienza?», dice Di Giovanni, riferendosi al nuovo stupefacente immesso sul mercato.
L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia