
Due risse in due giorni, la ricerca del cellulare che era stato sottratto all’amico e un furioso tentativo di riprendersi ciò che gli era stato rubato quella notte finita nel sangue. Sono i nuovi elementi del caso Joseph Decker, il giovane americano di 23 anni originario del New Jersey, che nella notte tra il 13 e il 14 dicembre ha accoltellato un cittadino straniero di origini bengalesi in Vucciria a Palermo. Detenuto al Pagliarelli, risponde di tentato omicidio aggravato dall’uso dell’arma.
Di quella notte di violenza, si scopre che ce ne era stata un'altra, la sera precedente, il 12 dicembre. Decker si trovava già a Palermo con altri due amici, coetanei e anche loro originari del New Jersey (non indagati e tornati in America qualche giorno dopo l'arresto dell'amico). Il 12 dicembre erano in giro per le strade del centro storico e si erano cacciati già una prima volta nei guai, finendo in una rissa.
La sera dopo, quella che sfocerà nelle coltellate di Decker ai danni del giovane bengalese, il gruppetto fa rientro intorno all'1 di notte nella casa vacanza che aveva affittato in via dell'Argenteria a pochi metri da piazzetta Caracciolo. Qualche minuto e le telecamere di videosorveglianza, fondamentali per gli investigatori della Squadra mobile che in poche ore sono riusciti a ricostruire movimenti e dinamica dell'episodio proprio grazie alle immagini, riprendono i ragazzi uscire nuovamente e andare a fare baldoria. Questa volta, però, sono in due e tra questi c'è anche Decker. La coppia di amici continua il giro alcolico e finisce nelle grinfie dei venditori abusivi di alcool della Vucciria in piazzetta Caracciolo.
Scatta la rissa. I palermitani avrebbero accusato il ventitreenne americano e il suo amico di non aver pagato i drink: botte da orbi e poi il furto di soldi e del cellulare dell'amico di Decker.
I due si rifugiano a casa. Poi, dopo qualche minuto, l'occhio elettronico riprende il portone della casa vacanza che si apre ancora una volta: è Decker. Si è cambiato: indossa una felpa con cappuccio e un cappellino. Non appena esce dalla casa individua a pochi metri da sé un giovane che sta fumando una sigaretta appoggiato al muro. Gli si avvicina e lo aggredisce improvvisamente: «Mi ha chiesto di dargli i soldi e il cellulare» racconterà la vittima in ospedale.
Tira fuori il coltello che aveva trovato nei cassetti della cucina della casa e comincia a colpirlo, fortunatamente non a morte. Poi, si dirige in piazza Garraffello dove abbandona i vestiti sporchi del sangue della vittima e si dirige in via Oreto, dove spacca a pugni i finestrini delle macchine e scaglia delle pietre contro le vetrine di alcuni negozi.
Nel frame l'istante precedente all'aggressione: a sinistra la vittima e in basso a destra Joseph Decker
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