Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Open Arms, i giudici: l'Italia non era obbligata ad assegnare il porti sicuro

Lo Stato italiano non aveva l'obbligo di fornire il Porto Sicuro (Pos) alla nave Open Arms. È la conclusione da cui parte il ragionamento che ha indotto il tribunale di Palermo ad assolvere l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nella vicenda che ha visto protagonista la ong spagnola Open Arms.

All'imbarcazione, ad agosto del 2019, il Viminale vietò, illegittimamente secondo l’accusa, di far sbarcare i migranti soccorsi in mare. I giudici hanno depositato oggi la motivazione della sentenza.

«Può con sicurezza escludersi che lo Stato italiano avesse respinto i migranti (e tra essi i rifugiati, coloro i quali avrebbero avuto diritto di asilo e coloro che avrebbero potuto correre il rischio effettivo di subire una violazione dei propri diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti) verso una nazione in cui sussista un ragionevole rischio di subire un pregiudizio alla propria vita, alla libertà, ovvero all’integrità psicofisica». Lo scrivono i giudici del tribunale di Palermo nelle motivazioni della sentenza con cui, a dicembre scorso, hanno assolto al processo Open Arms, dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Invero, - spiegano - lo Stato italiano, inizialmente, col decreto dell’1 agosto 2019 si era limitato ad interdire l'accesso ad Open Arms (che peraltro in quel momento si trovava, in acque internazionali, ad oltre 50 miglia dalle coste italiane) nelle acque territoriali, senza con ciò respingerla verso paesi nei quali i migranti avrebbero corso il rischio di subire i pregiudizi alla propria vita sopra specificati (in tesi, verso la Libia), confidando sul fatto che i paesi direttamente "responsabili" (Spagna e Malta), ove i migranti non avrebbero corso i rischi sopra specificati, avrebbero potuto accogliere i migranti»

Caricamento commenti

Commenta la notizia