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Spritz da 45 euro e minacce, il business dei Quattro Canti a Palermo

Le ultime vittime sono tre turisti, costretti a fuggire dopo aver protestato per il prezzo. Avvicinati con la promessa di pagare 3 euro, ecco i pericoli dietro un semplice drink

Sorseggiare uno spritz tra le bellezze dei Quattro canti può costare caro. Molto caro. Esattamente 45 euro per soli tre bicchieri. E se il prezzo stabilito dai titolari dei banchetti abusivi viene contestato sono guai. Tre turisti croati hanno evitato complicazioni ulteriori pagando la somma richiesta e poi rifugiandosi in un negozio nelle vicinanze. Una volta al sicuro hanno raccontato la loro storia.

Una delle due ragazze parla italiano e spiega che mentre si trovavano ai Quattro canti sarebbero stati attirati da alcuni abusivi: dopo un breve tira e molla avrebbero accettato i tre spritz. Ma quando gli è stato comunicato il prezzo da pagare si sono ribellati, «troppo esagerato». Gli abusivi, però, avrebbero insistito e chiesto i soldi in modo minaccioso, tanto da fare temere ai ragazzi di essere perfino picchiati.

E dire che, anche per una semplice legge di mercato, dagli ambulanti ci si potrebbe aspettare un prezzo concorrenziale. Le luci stroboscopiche (la sera) e cartelli disegnati artigianalmente da qualche anno hanno preso il possesso della strada. Ai poveri turisti vengono spacciati succhi d’arancia e spritz a decine di euro, nonostante i cartelli in molti casi recitino: «Spritz 3 euro».

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