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Palermo, i milioni per Borgo Nuovo: sopralluoghi e via ai lavori

Il piano di riqualificazione sul modello Caivano entra nel vivo: oggi nel quartiere il sottosegretario Mantovano con i tecnici per stilare il cronoprogramma delle opere

Palermo.Progetto Caivano,la Chiesa di San Paolo a Borgo Nuovo. Ph.Alessandro Fucarini.

Si parte. O almeno, da oggi Borgo Nuovo potrà sapere da dove comincerà la sua riqualificazione. I tecnici al seguito del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano, faranno diversi sopralluoghi nel quartiere per stilare la scaletta dei lavori: dai parchi Tindari e Robinson, alla scuola di largo Gibilmanna, fino alla chiesa di San Paolo Apostolo, simbolo e centro dell’agognato riscatto. Proprio nella parrocchia si svolgerà oggi da mezzogiorno l’incontro con i rappresentanti delle istituzioni. Sarà la struttura commissariale, guidata da Fabio Ciciliano, a stilare il cronoprogramma dei cantieri e a bandire le gare d’appalto previste nel Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione nelle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale (il decreto Caivano). Oggi potrebbe essere resa nota la scaletta, visto che i tecnici romani sono arrivati già nel pomeriggio di ieri per fare un giro nel quartiere.

Intanto però i carabinieri continuano i controlli nella zona: 26 le denunce e decine di sanzioni per circa 60 mila euro. I militari di San Lorenzo, con la compagnia di intervento operativo del 12° reggimento Sicilia, cinofili, Nas e ispettorato del lavoro, hanno segnalato in Procura i furti di energia elettrica e le occupazioni abusive. Altre denunce per banconote false, guida senza patente e spaccio di sostanze stupefacenti. Ispezionate due attività commerciali, contestati i mancati aggiornamenti della registrazione sanitaria e la comunicazione della variazione dei locali di deposito e vendita di prodotti e ora rischiano la chiusura.

Con la pioggia di milioni (25 da Roma più circa 17,5 dal Comune, per un totale di quasi 43) saranno rimessi a nuovo giardini al momento sepolti da erbacce e dove mancano panchine e luce, sistemate scuole ed è previsto pure un campo di calcio a 11. La chiesa di San Paolo Apostolo resta l’epicentro del terremotato Borgo Nuovo. Quando saranno rimossi la muffa e i resti di intonaco crollati, potrà accogliere al meglio i residenti in preghiera nella parrocchia di Padre Garau. La vivibilità, con i cattivi odori che aleggiano a finestre aperte dalla vicina discarica di Bellolampo, le buche in strada e i marciapiedi dissestati, è ad indice molto basso.

Il Comune, grazie al governo nazionale, che ha dato soldi ma anche poteri speciali per spenderli bypassando le procedure burocratiche, provvederà inderogabilmente entro dicembre 2027 a sistemare quello che non va. Gli edifici sono in buona salute, non ci sono costruzioni abusive ma il degrado ha quasi letteralmente distrutto tutte le potenziali carte per fare uscire il quartiere dall’isolamento. Un concetto caro a monsignor Corrado Lorefice, che in quella occasione aveva incalzato la politica a fare di più: «Bisogna dare risposte a chi qui vive il proprio travaglio e spera - aveva detto l’arcivescovo -. Se la gente non ha una casa, se non ha il lavoro, se non c’è il pane essenziale, allora il rischio che ci si rivolga alla mafia per avere il necessario resta altissimo».
A proposito di periferie interviene Vincenzo Figuccia: «Ringrazio sindaco e amministrazione - dice il deputato regionale - per avere voluto investire in sicurezza. Avevamo sollecitato le necessità di chi abita a Tommaso Natale, Oreto-Guadagna, Brancaccio, Ciaculli e Borgo Nuovo. Accolte le nostre istanze in merito ai lavori previsti dal cosiddetto “Terzo contratto attuativo”».

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