
Un settantenne muore dopo qualche settimana di ricovero a causa di un’infezione contratta all’interno della casa di cura Noto Pasqualino. I tre figli e la moglie ottengono un risarcimento di quasi mezzo milione di euro, dopo che la terza sezione del tribunale civile ha riconosciuto le colpe della struttura sanitaria. Assolto invece l’ospedale Civico, chiamato anch’esso in causa perché aveva avuto in cura l’uomo in seguito all’aggravarsi del suo quadro clinico.
Il decesso era avvenuto il 29 maggio del 2010. S.A., palermitano, prima era stato ricoverato per un intervento al cuore alla clinica Noto Pasqualino, nel reparto di Chirurgia vascolare, per il malfunzionamento di un’arteria del cuore. Qualche giorno dopo, però, alla prima visita di controllo l’anziano aveva cominciato ad accusare disturbi e dolori. Un quadro che si era aggravato al punto di decidere di trasferire l’uomo al Civico. Qui era giunto, però, già in gravi condizioni, tanto da essere stato intubato e immediatamente trasportato nel reparto di Anestesia e rianimazione, perché sprofondato in un grave stato di coma e ipotermia.
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