Palermo, il Sindacato Polizia Penitenziaria lancia l'allarme: Ucciardone al collasso, nona sezione da chiudere
Il carcere dell'Ucciardone a Palermo versa in condizioni critiche. A denunciarlo sono Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria (Spp), e Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale del Cnpp, che parlano di una struttura al collasso, tra carenze strutturali, disagio del personale e tensioni quotidiane. «La Nona sezione va chiusa subito lo ribadiamo, ma siamo convinti che il segnale significativo e la vicinanza al personale del sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro e del Capo di gabinetto Giusi Bartolozzi porterà in tempi brevi alla chiusura della predetta struttura. Le condizioni all'interno del carcere sono drammatiche e stanno degenerando», lo riferiscono il segretario nazionale Cnpp Maurizio Mezzatesta e il Segretario Generale SPP Aldo Di Giacomo. Vengono denunciate nella nota una serie di carenze fondamentali tra queste perfino la «mancanza di arredi, materassi e congelatori per i detenuti, aggravando in una struttura Borbonica quale è l’Ucciardone le condizioni di vita dei detenuti con altrettanto ripercussioni sul servizio del personale - continuano i sindacalisti -. Già di suo da tempo il personale soffre la carenza di personale, i carichi di lavoro insostenibili e il prolungamento del servizio. Spesso gli animi diventano incandescenti perfino per la mancanza di un plexiglas o di un tavolino o addirittura il reperire della pittura per rendere decente un ufficio del personale o una cella, il reparto colloqui da tempo non può utilizzare alcune sale adibite ai colloqui dei detenuti con i propri familiari e contestualmente il personale ivi di servizio visto anche l' aumento dei colloqui visivi nonché delle video chiamate dovute all' aumento in pochi mesi della popolazione detenuta è costretto ad effettuare turni di servizio che superano di gran lunga le sei ore giornaliere», scrivono nella nota. «Oltre alle carenze di base, ci sono anche problemi strutturali e di servizio, la Nona sezione insiste anzi vi è stato un aumento di detenuti ivi ubicati, quest’ultima tristemente nota per le aggressioni ai danni del personale anche in modo violenta. Da tantissimi anni, alla sesta e settima Sezione non funzionano due ascensori, le garitte della nona e terza sezione sono totalmente da ristrutturare e il personale ancora attende la tanto attesa palestra più volte sollecitata dal Cnpp. Non ultimo, nel 2024, il governo in carica, il comitato paritetico Giustizia–Ministero delle Infrastrutture ha approvato la realizzazione di nuovi interventi in materia di edilizia penitenziaria per un valore complessivo di oltre 36 milioni di euro. In particolare, sono stati approvati lavori per 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione dell'Ucciardone. Anche questa estate il caldo renderà le condizioni di lavoro insopportabili per gli agenti, che devono affrontare il caldo estremo senza adeguati sistemi di ventilazione. La situazione all'interno del carcere Ucciardone sta diventando sempre più critica e potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sicurezza di tutti coloro che lavorano e vivono all'interno del carcere. È fondamentale che vengano prese misure urgenti per risolvere queste carenze e migliorare le condizioni di lavoro degli agenti».