Palermo la notte si diverte, ma la mattina si vergogna. Piazza Sant’Anna, uno dei cuori pulsanti della movida, si presenta come un campo di battaglia dove l’unico nemico abbattuto è il decoro urbano. Bottiglie di vetro sparse ovunque, lattine accartocciate, cartoni della pizza che fanno da tappeto, fazzoletti e un profumo d’urina tra i vicoli che portano sino in via Roma. A pochi passi da un polo museale, c'è quella che qualcuno può considerare un'installazione post-apocalittica, degna di una Biennale del degrado. Altro che street art, qui la firma è quella dell’inciviltà anonima. La denuncia viene fatta da Antonio Nicolao, vicepresidente della prima circoscrizione che ha inviato alla redazione una foto. A parlare sono le immagini. Il popolo della notte, anche questo fine settimana, ha lasciato il segno. Piazza Sant’Anna all’alba sembra il backstage di un concerto punk finito male, solo che non c’era alcun concerto ma centinaia di persone a bere, ridere, urlare e poi sparire, lasciando sul posto l’inconfondibile marchio di una mala movida. E in attesa dell'ennesima bonifica di Rap, i turisti scattano foto.