
Nella baracca-box data alle fiamme in via Gino Zappa, la vittima del brutale pestaggio raccontato ieri dal Giornale di Sicilia avrebbe dovuto aprire una bottega di ortofrutta. Nel locale l’uomo picchiato violentemente ci viveva con il suo cane, ucciso dall’incendio.
La violenta spedizione punitiva, ennesimo capitolo della faida che imperversa tra le strade dello Zen, andrebbe inquadrata in un braccio di ferro per il controllo dello spaccio e del giro di scommesse clandestine, sfociato in vendette trasversali che starebbero colpendo una serie di «affari» collegati alle famiglie in guerra fra loro e ai permessi che queste ultime concederebbero per mettere in piedi le loro attività.
Una contesa esplosa il 9 marzo, dopo un primo regolamento di conti sfociato nell’accoltellamento di un uomo di 31 anni, sopravvissuto ai fendenti.
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