
«Le loro idee corrono sulle nostre gambe». È questo lo slogan, che ricorda le parole che riempivano gli striscioni all’indomani delle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e tutti gli uomini delle scorte, che caratterizza la seconda edizione della Mezza maratona della memoria, che si svolgerà il prossimo 1 giugno.
La gara, promossa dall’Asd Polizia di Stato, con l'organizzazione generale di Vm Agency Group, partirà domenica 1 giugno alle 9 dal Giardino della Memoria a Capaci e arriverà in via D’Amelio, per unire, simbolicamente, i luoghi delle due stragi.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento si svolgerà domani, mercoledì 28 maggio alle 10,30, presso la sala Paolo Borsellino dell’assessorato Regionale per il Turismo, per lo Sport e per lo Spettacolo. Saranno presenti l’Assessore regionale per il Turismo, per lo Sport e per lo Spettacolo, Elvira Amata, l’assessore regionale alle Attività Produttive e Pesca, Edy Tamajo e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
«Sono davvero orgogliosa di ospitare presso la Sala Paolo Borsellino dell’Assessorato che mi onoro di rappresentare la Mezza Maratona della Memoria, un’occasione molto sentita che ci consente di condividere l’alto valore che l’iniziativa rappresenta che contribuisce, non soltanto a promuovere lo sport ma, attraverso quest’ultimo, anche e soprattutto a stimolare un momento significativo di riflessione e commemorazione che anima i comuni intenti nella piena consapevolezza che rafforzare, giorno dopo giorno, il filo della memoria è un dovere di tutti, Istituzioni pubbliche comprese. Con queste parole voglio augurare la migliore riuscita dell’evento, formulando, al contempo, un sentito ringraziamento a tutti coloro che ne condividono lo spirito in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di quanti insieme a loro, in nome della legalità e della giustizia, hanno sacrificato la propria vita», commenta Elvira Amata.
«Correre oggi, lungo le strade che portano i nomi e i sacrifici di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è molto più di un gesto sportivo. È un atto di memoria attiva, un modo per dire che le loro idee continuano a camminare o meglio, a correre con noi. Come cittadino, come assessore e come runner, sento il dovere e l'orgoglio di partecipare a questa mezza maratona, che non è solo una gara, ma un simbolo di impegno civile. Palermo ha bisogno di memoria viva, e oggi siamo qui per ricordare che la legalità non si predica: si pratica, anche correndo», dichiara Edy Tamajo.
«Un segnale forte e chiaro per mantenere viva la memoria e proseguire nel solco della cultura della legalità tracciato dai giudici Falcone e Borsellino, il cui esempio e la cui morale resteranno vivi per sempre nei ricordi di tutti noi. Esempio e paradigma per le nuove generazioni, con un piccolo ma al tempo stesso grande e simbolico gesto, vogliamo marciare verso la ricerca di verità e giustizia», sottolinea Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale Beni Culturali e Identità Siciliana.
«Il Comune e la Città Metropolitana di Palermo sostengono convintamente la Mezza maratona della memoria, organizzata dall’Asd Polizia di Stato che ringrazio per l’impegno sociale che riveste questa manifestazione sportiva. Anche lo sport, infatti, rappresenta un significativo e importante veicolo per non dimenticare e coltivare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per lo Stato per combattere ogni forma di criminalità organizzata», aggiunge il sindaco Roberto Lagalla.
«Come presidente dell’ASD Polizia di Stato, sono molto orgoglioso di aver avuto l’opportunità di organizzare, insieme a tutti i miei collaboratori, questa seconda edizione della 'Mezza maratona della Memorià. L’evento serve, soprattutto, per tenere sempre vivo il ricordo di due figure fondamentali nella lotta alla mafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da sempre fulgidi esempi per ogni generazione di figure che si sono immolate per lo Stato. Lo Sport, inteso come elemento aggregativo di valori e sana competizione, desidera in questo modo rendere omaggio a quei principi fondamentali che noi tutti riteniamo fondanti di una società civile», dichiara Ivan Di Blasi, presidente Asd Polizia di Stato.
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