«La control room funziona al minimo»: la Terza commissione del Comune di Palermo scrive una lettera al sindaco Lagalla
«Doveva essere il fiore all’occhiello nel contrasto alla criminalità e per la sicurezza dei palermitani, invece si è rilevata una sorta di Ferrari che procede come se fosse una 500». Lo affermano i componenti della Terza Commissione consiliare al comune di Palermo, la presidente Sabrina Figuccia, il vicepresidente Massimiliano Giaconia e i consiglieri Concetta Amella, Caterina Meli e Antonino Abbate. La riunione si è svolta alla presenza dei rappresentanti della polizia municipale e della Sispi, che hanno segnalato criticità sul completo funzionamento della Control room, il centro nevralgico deputato al coordinamento delle attività di sicurezza, mobilità e gestione delle emergenze cittadine. «Per segnalare questa situazione, abbiamo inviato una lettera al sindaco Roberto Lagalla, al quale abbiamo evidenziato tutta una serie di criticità davvero incomprensibili, se si pensa che la struttura, inaugurata nel settembre 2023, sarebbe dovuta essere uno strumento preziosissimo sia, ad esempio, nel contrasto al dilagare della criminalità che non conosce sosta, sia nella lotta ai furbetti che lasciano rifiuti ad ogni angolo di strada - aggiungono - Ed invece, i rappresentanti intervenuti hanno evidenziato che si tratta di una struttura tecnologicamente avanzata e costosa, progettata per rappresentare il cuore operativo della città, ma ancora oggi utilizzata al minimo delle sue potenzialità». Per la commissione «particolarmente allarmante risulta la constatazione che, nonostante fosse prevista la presenza integrata di Protezione civile, ufficio traffico e almeno un referente per ciascuna società partecipata, oggi la Control room sia presidiata unicamente dai vigili urbani, lasciando scoperti elementi fondamentali del sistema». «Questa inefficienza - proseguono i consiglieri nella lettera al sindaco - appare ancor più grave alla luce del crescente clima di insicurezza che si sta diffondendo in città. I recenti episodi di violenza tra giovani, gli stupri di gruppo, il fenomeno della mala movida e l'escalation di atti di micro e macro criminalità stanno minando la percezione stessa di Palermo come città vivibile. La Control room avrebbe potuto e dovrebbe tuttora rappresentare un potente strumento di prevenzione, monitoraggio e intervento in tempo reale contro questi fenomeni». «Abbiamo chiesto a Lagalla un intervento urgente per ripristinare la piena funzionalità e interconnessione operativa della Control room», concludono.