Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sorella Sanità, si riapre la partita: la Cassazione cancella parte delle sette condanne

Ci fu un patto corruttivo sugli appalti, ma per l’ex manager dell’Asp di Palermo Candela cade l’accusa di concussione

Antonino Candela non dovrà più rispondere dell’accusa più grave contestata nel processo Sorella Sanità, quella di concussione per induzione, che è stata cancellata dalla Cassazione con la formula «perché il fatto non sussiste». Per l’altro reato, la corruzione, dovrà invece affrontare un nuovo processo.

I giudici della sesta sezione penale hanno annullato senza rinvio una parte del verdetto emesso in appello contro l’ex direttore generale dell’Asp 6 di Palermo, che era stato anche commissario regionale per l’emergenza Covid. Per il secondo capo di imputazione è stato disposto l’annullamento con rinvio: sarà un’altra sezione della Corte d’appello a stabilire se quanto accaduto configuri davvero un reato e con quale qualificazione giuridica.

La decisione ribalta in parte l’impianto accusatorio su cui si erano basate le due precedenti condanne - in primo grado e in appello - che avevano portato a una pena di 7 anni e 4 mesi.

L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale. 

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia