I carabinieri del comando provinciale di Palermo, insieme alla Polizia Penitenziaria del capoluogo e di Padova, hanno eseguito 12 misure cautelari (sette nei confronti di persone già detenute) accusate di corruzione, accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio di sostanze stupefacenti.
Il blitz è l’esito di una indagine della Dda di Palermo che ha fatto luce su un traffico di sostanze stupefacenti e telefonini all’interno del carcere palermitano di Pagliarelli.
Dall’indagine è emerso il coinvolgimento di alcuni agenti penitenziari.
Gli indagati
Il gip Claudia Rosini nell’operazione dei carabinieri e della polizia municipale su droga e telefonini in carcere ha disposto gli arresti per Alessio Alario, 32 anni; Vincenzo Cannariato, 38 anni; Salvatore Castiglione, di Crotone 58 anni; Alex Di Vita, di Catania 32 anni; Franco Filizzola, 27 anni, Antonino Messina, 25 anni; Joseph Messina, 22 anni; Filippo Miranda, 35 anni; Antonio Nigito, di Catania 50 anni; Giuseppe Volpe, 32 anni. Ai domiciliari Francesco Paolo Cardinale, 59 anni e Andrea Giuseppe Corrao, di Bagheria (Palermo) 34 anni.
Ci sono anche due guardie penitenziarie, Andrea Giuseppe Corrao e Francesco Paolo Cardinale, tra le persone coinvolte nell’indagine della Dda di Palermo che ha scoperto un traffico di droga e di cellulari nel carcere Pagliarelli di Palermo. I due, secondo le indagini, avrebbero chiuso un occhio, in cambio di soldi, sul business messo su da alcuni detenuti che commerciavano stupefacenti e facevano entrare telefonini nell’istituto di pena. Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
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