Insegnanti sotto attacco a Palermo. Il ministro Valditara: «Basta violenze»
Se nell’anno scolastico 2022-2023, la maggioranza degli episodi di violenza nelle scuole vedeva protagonisti gli studenti, ora c’è un’inversione di tendenza. Lo scorso anno il passo è cambiato e sono stati soprattutto i genitori a compiere atti di forza e aggressioni. Si parla di una incidenza di un caso alla settimana in tutta Italia. È una fotografia drammatica quella tracciata dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che però avverte: «Attenzione a generalizzare, la stragrande maggioranza dei genitori non si sognerebbe mai di mettere le mani addosso a un docente». L’episodio di venerdì scorso alla scuola elementare Lombardo Radice ha colpito profondamente l’opinione pubblica. Un’insegnante e tre collaboratori scolastici sono stati aggrediti. Il dirigente scolastico Francesco Paolo Camillo ha sporto denuncia ai carabinieri ma ha sottolineato anche l’importanza della vicinanza delle famiglie della sua scuola: «Ho ricevuto tante mail da parte di altri genitori che ci hanno dato la loro solidarietà. È stato un bel gesto». Ieri Valditara ha contattato il dirigente per esprimere vicinanza alle vittime e a tutto il personale scolastico sottolineando l’importanza di agire con fermezza, ma anche con dialogo e formazione. «In questo anno scolastico abbiamo registrato episodi piuttosto gravi - spiega -. Tra questi c’è una brutta vicenda che riguarda un’insegnante di Roma che per due anni è stata stalkerizzata dai genitori di un alunno, trovandosi costretta a farsi scortare a casa dai colleghi fino quando, qualche mese fa, i genitori sono riusciti ad entrare a scuola prendendola a bastonate. Sono episodi gravissimi, che vanno contrastati con fermezza». L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.