Sfida tra studenti a colpi di retorica contro odio e disinformazione: Palermo tra le scuole in gara
Tutto pronto per la finale della V edizione del Torneo «Dire e Contraddire»: l’appuntamento per le tre squadre vincitrici delle semifinali, composte da istituti scolastici di Torino, Pescara e Palermo, è per il 21 maggio alle 14 nella sede del Consiglio Nazionale Forense a Roma (via del Governo Vecchio, 3). A decretare il vincitore la giuria composta dalla prima presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, dall’avvocato generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli e dal presidente del Cnf, il Consiglio nazionale forense, Francesco Greco. La finale vedrà le tre squadre in gara confrontarsi su una provocazione di padre Paolo Benanti, studioso di etica e tecnologia: «Più dell’intelligenza artificiale ho paura della stupidità naturale, perché, se un giorno una macchina facesse una determinata cosa, sarebbe stata la mente umana a fargliela fare. La macchina non vuole niente perché non è un soggetto». Questa quinta edizione ha visto la partecipazione di oltre 1800 studenti provenienti da tutta l’Italia e di 37 Consigli dell’Ordine degli avvocati, che hanno preso parte alle qualificazioni della disputa oratoria organizzata dal Consiglio nazionale forense come strumento di educazione alla legalità. Perché per gli avvocati la retorica di Cicerone è il mezzo per incoraggiare gli studenti a un corretto confronto dialettico e a una misurata argomentazione delle proprie idee. E la guerra all’hate speech e alle discriminazioni inizia dai banchi di scuola. Ne è convinto il Consiglio nazionale forense che, con gli Ordini locali degli avvocati, ha dato vita nel 2021 al torneo «Dire e contraddire», rivolto agli studenti dell’ultimo triennio di liceo e di istituti tecnici e professionali, per rafforzare, con l’insegnamento della tecnica oratoria, la cultura dei valori civili nell’era della comunicazione social e del proliferare del linguaggio d’odio. La finale sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube del Consiglio Nazionale Forense.