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Palermo, zio Totò morto dopo l’incidente: era il titolare di una storica friggitoria in zona Oreto

Si chiamava Salvatore Aliotta, aveva 72 anni ed era conosciuto da tutti come zio Totò. Dietro al bancone della sua friggitoria all’angolo tra via Buonriposo e via Oreto, ci aveva passato una vita intera. Il locale, piccolo e sempre aperto, era diventato un punto di riferimento per il quartiere: una sosta fissa per tanti residenti e lavoratori della zona, attratti non solo dai panini con la porchetta, ma anche dalla sua cordialità.

La sua morte ha colpito profondamente chi lo conosceva: amici, clienti, parenti. In tanti lo stanno ricordando anche sui social, dove si susseguono messaggi di affetto e vicinanza. L’incidente è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, proprio davanti alla sua attività. Secondo i rilievi della polizia municipale, zio Totò stava attraversando la strada quando è stato travolto da uno scooter guidato da un ragazzo di 17 anni. L’uomo è stato soccorso in condizioni disperate e trasportato al Civico, dove è morto il giorno successivo nel reparto di Neuro Rianimazione.

Il minorenne, rimasto ferito nello scontro, è stato ricoverato e sottoposto ai test alcolemici e tossicologici. Il mezzo su cui viaggiava era privo di copertura assicurativa. La sua posizione si è aggravata e rischia ora l’accusa di omicidio stradale. Le indagini sono affidate alla sezione Infortunistica, che ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Nelle stesse ore, al pronto soccorso del Civico, si è registrato un altro episodio: il fratello maggiore del ragazzo, 21 anni, ha aggredito con un pugno un medico in servizio. È stato arrestato dai carabinieri con le accuse di lesioni gravissime e interruzione di pubblico servizio.

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