Palermo

Sabato 17 Maggio 2025

Palermo, diabetico si ustiona il piede: l’arto salvato all’ospedale Ingrassia

È bastato un attimo, un banale incidente domestico: dell’acqua bollente caduta sul piede destro. Ma dietro quella che per molti sarebbe solo una brutta scottatura, per un uomo di 54 anni si è aperto uno scenario drammatico. Affetto da diabete, ipertensione e già sottoposto a bypass aortocoronarico, l’uomo ha rischiato di perdere la gamba per una catena di eventi scatenata dalla sua fragilità clinica. A salvarlo è stato un intervento eseguito all’Ingrassia, che ha scongiurato l’amputazione. Il paziente si era recato inizialmente al pronto soccorso dell’ospedale di Partinico per un improvviso deficit motorio alla gamba destra. Nei giorni precedenti, l’ustione causata dall’acqua bollente - favorita dalla severa ipoestesia tipica del piede diabetico neuropatico - aveva già compromesso la funzionalità dell’arto. Al momento del ricovero, la situazione era critica: la gamba era fredda dal ginocchio in giù. L’esame doppler aveva evidenziato un’occlusione dell’arteria femorale superficiale destra. In altre parole, il sangue non riusciva più a raggiungere il piede. La macchina dell’emergenza si è attivata immediatamente: dall’unità operativa dipartimentale per il piede diabetico di Partinico, diretta da Alessandro Scorsone, il paziente è stato trasferito d’urgenza alla Cardiologia dell’Ingrassia, sotto la guida di Sergio Fasullo. Qui, senza perdere tempo, è stato eseguito un intervento di angioplastica. L’equipe, composta dai cardiologi Claudio D’Angelo, Daniele Pieri, Antonio Rubino e dagli infermieri Tiziana Patricolo e Alessandro Lo Castro, ha operato con precisione e tempestività. L’esito è stato immediato: l’arto ha ripreso calore e funzionalità, evitando un’amputazione che avrebbe avuto pesanti conseguenze fisiche e psicologiche per il paziente. Una nuova testimonianza dell’efficacia della rete ospedaliera dell’Asp e la forza dell’approccio multidisciplinare. «Questo caso dimostra quanto sia strategico disporre di una rete ospedaliera capace di gestire con prontezza emergenze complesse - ha detto il direttore sanitario dell’Asp, Antonino Levita -. Le complicanze del diabete, come le arteriopatie periferiche e il piede diabetico, richiedono una risposta immediata, multidisciplinare e organizzata». Non è la prima volta che l’heart team dell’Ingrassia ottiene risultati di rilievo, ma ogni intervento racconta una storia diversa. «Anche in questa occasione l’heart team si è rivelato vincente - spiega Sergio Fasullo, direttore dell’unità di Cardiologia dell’ospedale Ingrassia –. La creazione di una rete di specialisti è indispensabile per assistere il paziente a 360 gradi, con un approccio multidisciplinare. Al suo arrivo da Partinico, abbiamo effettuato una angioplastica che ci ha permesso di scongiurare l’amputazione». Un intervento tempestivo e coordinato ha fatto, in questo caso, la differenza tra disabilità e ritorno alla vita. Il piede diabetico è una complicanza spesso fatale per le complicazioni associate che rendono vulnerabile il paziente con diabete mellito. «Riconoscere immediatamente la condizione e la gravità di presentazione - spiega Alessandro Scorsone, responsabile della unità dipartimentale per il piede diabetico di Partinico - ed attivare un percorso rapido di cura, attraverso un team dedicato, è fondamentale per la vita del paziente».

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