All’incontro col Papa, Sinner era accompagnato dai genitori. Dopo i saluti inziali, «piacere, onorato» ha detto il campione, il numero uno al mondo ha presentato il padre e la madre al Pontefice che ha chiesto se parlassero tedesco e Sinner ha confermato «Si, noi parliamo tedesco».
Quindi Alberto Binaghi ha donato la tessera della Fit a Leone XIV. Il Pontefice si è poi complimentato per il match di ieri («Hai vinto», ha detto Prevost, e Sinner ha replicato: «Ci siamo riusciti») e ha chiesto come stesse andando il torneo a Roma. «Siamo in gioco, all’inizio del torneo era difficile ma con tre partite abbiamo preso», ha detto Sinner.
«Ecco la pallina, vuole giocare un po'?». Jannik Sinner si è rivolto così a Papa Leone XIV, durante l’udienza privata, in una sala adiacente l’Aula Paolo VI.
Dopo avergli donato una racchetta da tennis simile alla sua ma di colore diverso, il numero 1 al mondo di tennis, sapendo la passione del Pontefice per questo sport, lo invitato quindi a fare due tiri e il Pontefice scherzando ha risposto: «Qui meglio di no... A Wimbledon mi lascerebbero...».
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