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Il Comune di Scillato pagava di più l'energia, bollette annullate

L'avvocato Girolamo Rubino
L'avvocato Girolamo Rubino

Il Tribunale di Termini Imerese ha revocato un proprio decreto ingiuntivo, emesso il 10 aprile 2019 contro il Comune di Scillato (Palermo). Alla base del provvedimento c’era il mancato pagamento di oltre 40 mila euro per la fornitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica, ma ora lo stesso tribunale si è reso conto che in realtà la pretesa era infondata. Mentre la società di recupero crediti, incaricata della riscossione, non ha provato il proprio credito nei confronti dell’amministrazione comunale ed è stata condannata alle spese del giudizio di opposizione e a pagare 10 mila euro per le spese della consulenza.

Il Comune aveva promosso l’opposizione con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino. Il legale aveva sostenuto che le fatture poste a fondamento del decreto non fossero idonee a provare la sussistenza del credito e che fossero anche spropositate rispetto agli importi delle precedenti bollette, sebbene alla base ci fossero sempre la stessa fornitura e gli stessi consumi. Il Tribunale a quel punto aveva disposto una consulenza tecnica d’ufficio, per accertare la corretta funzionalità dei contatori e la reale quantità dei consumi. Il consulente aveva così evidenziato una sovrafatturazione da parte del fornitore di energia elettrica pari a circa il 40% in più. Con la propria sentenza ora i giudici hanno confermato che la società di recupero crediti non abbia provato il proprio credito e che la pretesa creditoria fosse infondata: la società è stata condannata anche a pagare 10 mila euro per le spese della consulenza.

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