
L’assessorato regionale alla Formazione ha ritirato l’avviso pubblico 7/2023 che stanzia oltre 60 milioni di euro per percorsi formativi destinati ad adulti disoccupati con la finalità di riqualificarli per il mercato del lavoro. Si tratta della seconda finestra del bando contro cui si erano scagliate le associazioni datoriali Asef, Assofor, Federterziario e IForm. Le sigle contestano tra l’altro il riferimento al contratto collettivo nazionale di lavoro siglato da Cgil, Cisl e Uil come contratto di riferimento da applicare, e la modalità del click day per prenotare le risorse relative all’avvio dei percorsi formativi indirizzati ad adulti disoccupati.
Il decreto di annullamento è stato pubblicato nei giorni scorsi ed è dovuto, ufficialmente, alla presenza di refusi. Secondo le associazioni, però, il ritiro ha evitato ricorsi e contenziosi ai danni dell’amministrazione. «Il testo - scrivono - presenta problemi di chiarezza e comprensibilità, perché, di fatto, modifica la norma sulla disciplina organica dei contratti di lavoro. Tale mancanza di chiarezza può determinare problemi interpretativi e, conseguentemente, contenziosi».
Dunque secondo Asef, Assofor, Federterziario e IForm , «l’avviso sembrerebbe voler introdurre una sorta di automatismo nell'applicazione delle disposizioni più favorevoli provenienti da altri contratti collettivi diverso da quello applicato, ma questo approccio contrasta con i principi consolidati in materia».
«Ritieniamo assolutamente indispensabile l’abolizione del click day, per nulla adatto ad una attività così delicata e complessa quale quella che impatta sulla formazione delle persone, sull'accrescimento e sulla certificazione delle loro competenze al fine di aumentare l'occupabilità, anche di soggetti deboli - dice Antonio Oliveri, presidente Ass.o.for, associazione degli Organismi di Formazione - il click day aggiunto successivamente alla procedura a sportello su cui si fonda l'avviso 7 in questione. Anche la procedura a sportello, ovviamente, è comunque e sempre di minor garanzia per l’utenza interessata e per la Regione Siciliana rispetto a quella di una valutazione di merito della qualità dei progetti presentati. Qualora, però si ritenesse di dover salvare, senza possibilità di riedizioni, questo avviso e non sostituirlo più opportunamente con altro più equo e fondato sul merito e la qualità progettuale dell'ente proponente, chiediamo che venga consentito di operare ad un soggetto delegato per ogni progetto presentato in piattaforma da ciascun ente proponente, come originariamente reso possibile dall’avviso, per garantire parità di trattamento ai partecipanti. Quanto suggerito ricalca analogo Avviso 2_2018, anch’esso a Catalogo dell’Offerta Formativa, svoltosi regolarmente, in tempi celeri, senza sollevare alcun tipo di polemica o impugnativa, senza click day e con tutti i soggetti autorizzati ad operare per come richiesto da ciascun ente».
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