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Proteste per la turnazione idrica all'Arenella di Palermo, la Cisl: quasi due giorni senz'acqua

«I disagi vissuti dagli abitanti del quartiere Arenella sul fronte della emergenza idrica, in vista della stagione estiva non faranno che aumentare, a pagarne il prezzo non saranno soltanto le tantissime famiglie che vi risiedono, ma anche un settore chiave come quello turistico, che è linfa vitale per la borgata marinara». Ad affermarlo è Giovan Battista Lo Iacono responsabile Cisl Settima Circoscrizione, intervenendo cosi sul tema dell’emergenza idrica vissuta nel quartiere Arenella a seguito del piano di razionamento idrico attuato dal Comune di Palermo.

«Ogni giorno accolgo le segnalazioni di numerosi residenti della borgata Arenella, in particolare di coloro che vivono nella parte bassa del quartiere, che da mesi subiscono un pesante razionamento idrico. L'acqua dovrebbe mancare dal lunedì mattina alle ore 8, fino al martedì mattina alla stessa ora. Tuttavia, una volta riaperta la condotta, trascorrono molte ore prima che il servizio torni pienamente fruibile, probabilmente a causa della bassa pressione. E per molte ore dopo l'apertura l'acqua fuoriesce di color marrone, quindi torbida e inutilizzabile». Lo Iacono aggiunge: «tutto ciò è inaccettabile. Lasciare intere famiglie e attività commerciali senza acqua per quasi due giorni consecutivi crea enormi disagi ed esaspera i residenti della borgata».

La segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami conclude, «l’acqua è un bene essenziale, comprendiamo le motivazioni alla base del piano di razionamento, ma di fatto ci chiediamo se le istituzioni tutte, cittadine e regionali, stiano pensando a un piano speciale per fronteggiare la stagione estiva, periodo in cui la carenza idrica crea maggiori disagi anche per via del fatto che il quartiere viene vissuto molto di più anche dai turisti. Sappiamo – conclude – che si sta lavorando alla soluzione definitiva dell’emergenza idrica a livello regionale, ma i tempi di realizzazione delle opere necessarie, quali i dissalatori, sono molto lunghi. Si pensi dunque alla gestione del problema nei tempi brevi», conclude Badami.

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