
Dal primo luglio gli elicotteri del 118 rischiano di restare senza medici a bordo. A lanciare l'allarme è l’Aaroi-Emac, sindacato che rappresenta oltre 800 anestesisti rianimatori dell’isola, che ha annunciato la totale indisponibilità a coprire turni nei mezzi di soccorso del 118, ambulanze ed elisoccorso, a partire dal 1° luglio 2025. «Il motivo? - si legge in una nota del sindacato - Una retribuzione «anacronistica e sottodimensionata» rispetto a quella garantita ad altri specialisti e un disinteresse sconcertante da parte dell’assessorato alla Salute guidato da Daniela Faraoni e,
soprattutto, della presidenza della Regione Sicilia capeggiata da Renato Schifani».
L’Aaroi-Emac ha scritto due Pec per chiedere un confronto con l’assessorato regionale. «Nessuna risposta - aggiungono i sindacati - Eppure, come si legge nel documento ufficiale del 29 aprile, per altri specialisti come ortopedici, pediatri, ginecologi, cardiologi e perfino pensionati, l’amministrazione regionale non esita a pagare gettoni orari tra i 90 e i 120 euro. Per gli anestesisti rianimatori invece - cioè i medici che garantiscono terapie intensive volanti sui mezzi del 118 - non c'è nemmeno una dignitosa considerazione economica, nonostante svolgano un servizio vitale, avanzato e ad altissima competenza, per giunta su base volontaria e oltre l’orario ordinario previsto dal contratto».
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