Palermo

Domenica 04 Maggio 2025

Sparatoria di Monreale, ricostruiti i due identikit dei complici di Calvaruso

Il luogo della sparatoria a Monreale (Palermo), 27 aprile 2025.ANSA/IGOR PETYX

Ha sparato, ha pianto, ha chiesto scusa. Ma non ha fatto un solo nome. Non ha detto chi guidava la moto sulla quale è salito dopo la carneficina. Non ha detto chi era con lui quando sono partiti i primi colpi. E soprattutto non ha detto chi altri ha premuto il grilletto nella notte della strage di Monreale. Gli investigatori sono convinti che i killer siano stati almeno due. Forse tre, contando il passeggero della moto apparsa nei minuti immediatamente successivi alla carneficina che ha lasciato sull’asfalto tre vittime. Una cosa è certa: Salvatore Calvaruso ha fatto fuoco ma non era solo. Gli inquirenti stanno cercando il passeggero e il conducente della Bmw nera citata dai tanti testimoni che si sono presentati nella caserma dei carabinieri del paese per raccontare quello che avevano visto. Gli investigatori sanno già chi cercare. Subito dopo l’arresto, Calvaruso ha fatto i nomi di alcuni ragazzi del suo quartiere presenti quella notte a Monreale. Nell’ordinanza compaiono diversi omissis, ma dietro quelle righe coperte ci sono identità già note ai carabinieri. L’obiettivo ora è definire il ruolo di ciascuno, in particolare di chi ha partecipato alla rissa e di chi ha impugnato le armi. Quello che guidava la grossa enduro nera è stato descritto da più persone come un ragazzo alto, almeno un metro e novanta, con barba nera folta, denti rovinati e casco integrale di marca Momo Design. Indossava un giubbotto scuro, probabilmente imbottito. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.

leggi l'articolo completo