Si chiama Samuel Acquisto e ha 18 anni il giovane fermato questa notte dai carabinieri e accusato di essere il complice di Salvatore Calvaruso. Con il diciannovenne, Acquisto è molto amico e sui social impazzano le foto che li ritraggono insieme negli anni in cui entrambi hanno fatto boxe. Sport che, circa quattro anni fa, Acquisto ha abbandonato così come Calvaruso. Ragazzi cresciuti in strada, che, come confermano anche le carte dell’inchiesta aperta sulla strage di Monreale e i racconti dei testimoni, erano noti per le risse e i furti. Allo Zen, infatti, si sarebbero create bande di giovanissimi che nel fine settimana escono armati e compiono furti di motocicli o batterie di monopattini. Proprio tra i casermoni, i carabinieri hanno individuato ieri sera uno dei motocicli che si trovavano in quella tragica notte a Monreale: il giovane si è consegnato con il suo legale mentre i militari stavano portando avanti gli accertamenti tecnici I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno così eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura, nei confronti del 18enne palermitano, accusato - in concorso - del reato di strage. Samuel Acquisto, in concorso con altre persone ancora non identificate, avrebbe istigato Salvatore Calvaruso, fermato nei giorni scorsi, a sparare colpi di pistola ad altezza uomo in strada dove si trovavano oltre cinquanta persone. Aquisto avrebbe assistito Calvaruso durante le fasi dell’azione di fuoco, «compiendo atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità», si legge nel fermo. Secondo la ricostruzione degli investigatori, alla guida del motociclo, quella notte, vi sarebbe stato proprio il 18enne fermato questa notte. Mentre erano in corso gli accertamenti tecnici sul motociclo da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche, il 18enne si è consegnato agli inquirenti, accompagnato dal proprio legale di fiducia. Al termine dell’interrogatorio, i Pubblici Ministeri hanno disposto il suo fermo che è stato immediatamente eseguito dai Carabinieri. L’indagato si trova nella Casa Circondariale di Palermo «Pagliarelli».