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Siccità, piogge insufficienti in Sicilia: l’agricoltura torna a tremare

I coltivatori temono il bis dello scorso anno. Il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina: «Scatteranno inevitabilmente i razionamenti sulla parte occidentale»

siccità enna

Gli occhi sono sempre puntati al cielo, nella speranza che le previsioni meteo si rivelino giuste e che tra lunedì e martedì della settimana entrante possa piovere, ma il quadro sembra ormai delineato, perché le precipitazioni attese, probabilmente le ultime della primavera se non dell’estate, non muteranno più di tanto l’orizzonte.

Così, anche per questa estate, «scatteranno inevitabilmente i razionamenti del servizio idrico, quantomeno sul versante occidentale dell’Isola, dove ha piovuto molto meno», rimarca il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ricordando subito che «le riduzioni ci sono sempre state» e che, «anche se la situazione è seria, i territori sotto osservazione riusciranno a traghettare i prossimi mesi senza grossi problemi, anche grazie al revamping dei dissalatori, in particolare quelli di Porto Empedocle, i cui lavori partiranno a giugno, e di Trapani», dove i cantieri slitteranno a luglio a seguito della Valutazione di incidenza ambientale.

La task force regionale anti-siccità timonata dallo stesso Cocina si riunirà mercoledì e giovedì prossimi per un aggiornamento sui volumi invasati nelle dighe trapanesi, agrigentine e palermitane, ma la turnazione appare certa.

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