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I funerali di Salvatore, Andrea e Massimo. Il fratello di Pirozzo: sulla giustizia, non ho fiducia nello Stato

Un lungo corteo ha attraversato le vie di Monreale fino al cimitero dove le salme sono state seppellite

Strage di Monreale in miagliaia la piazza gremita al funerale dei tre ragazzi uccisi Palermo 02 maggio 2025 ANSA/IGOR PETYX

Dolore composto, nel duomo di Monreale, durante i funerali di Alessandro Turso, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Alla fine della messa i familiari delle vittime hanno preso la parola: «Come si può perdonare una cosa del genere? Voglio ricordare mio fratello pieno di energie, in esplosione di vita, aveva tanti progetti. Chiedo alle istituzioni di prendere provvedimenti - ha detto il fratello di Pirozzo -. Non abbiamo sentito la vicinanza di chi ci comanda dall’alto. Come se questo fosse normale. Sulla giustizia, non ho fiducia nello Stato e non so come andremo avanti».

È stata poi la volta della cognata di Andrea Miceli. «Mi rivolgo ai giovani ha detto -. Pensate all’importanza della vita e se vi stanno rubando qualcosa, scappate. Alle Istituzioni dico che non è possibile che non non vi fosse una sola pattuglia quella notte in strada». Ha preso la parola anche la mamma di Pirozzo: «Massimo era bello come il sole. Buono e felice. Grazie per tutto quello che mi avete dato».

Per il sindaco di Monreale Arcidiacono, «Vanno via sempre i migliori. Forse erano angeli e saranno loro a indicarci la strada per superare questo momento. Monreale non è in ginocchio per paura, ma per commemorare questi ragazzi e il coraggio che hanno avuto. Non sono stati ammazzati, si sono sacrificati, perché quella sera poteva andare molto peggio. Grazie a loro avremo nuovamente la possibilità di tornare a respirare la libertà».

Intanto, su uno striscione appeso al balcone, vicino al Duomo, qualcuno ha scritto: «Basta con Gomorra e Mare Fuori, Qui si muore davvero».

Centinaia di amici di Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, uccisi a Monreale, hanno indossato magliette bianche con le foto delle tre vittime ai funerali. I componenti della  confraternita del Santissimo Crocifisso a cui aderivano i cugini Alessandro Turdo e Andrea Miceli erano vestiti tutti di bianco. All’uscita dalla chiesa delle tre bare colombe e palloncini bianchi, azzurri, rossi, verdi sono stati liberati in cielo e la gente ha applaudito.

Poi un lungo corteo ha attraversato le vie di Monreale fino al cimitero dove le salme sono state seppellite. Tutta la funzione funebre fino al cimitero è stata seguita in silenzio da tantissime persone che si sono strette al dolore dei familiari.

«Oggi simbolicamente tutta la città di Palermo ha abbracciato le famiglie di Salvatore, Andrea e Massimo giovanissime vittime innocenti di una assurda follia, di una sottocultura che mai dobbiamo smettere di contrastare. Ciò che abbiamo visto ha devastato i cuori di ognuno di noi e la speranza è che mai più tale lutto ci raggiunga così da vicino». L'ha detto il sindaco Roberto Lagalla nel giorno dei funerali al Duomo di Monreale di Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, cui in rappresentanza dell’amministrazione era presente l'assessore Fabrizio Ferrandelli.

«Sono giornate di dolore, riflessione e considerazioni. Oggi, su delega del sindaco Lagalla - ha detto Fabrizio Ferrandelli -, abbiamo voluto testimoniare la presenza dell’istituzione Comune di Palermo in un momento così difficile. L’amministrazione comunale è qui per esprimere il cordoglio e la vicinanza della città di Palermo nei confronti dei familiari e delle comunità sconvolte da quanto accaduto».

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