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La strage di Monreale. «I ragazzi già si conoscevano, l’assalto è stato organizzato»

Convalidato il fermo, in cella Salvatore Calvaruso: «Ha sparato da una moto in corsa». Tanti i testimoni contro di lui e il branco: «Quelli dello Zen erano stati qui altre volte»

Non era la prima volta che si vedevano. I due gruppi – quello dei ragazzi di Monreale e quello dei giovani palermitani dello Zen - si conoscevano almeno di vista. Lo ha riferito uno dei testimoni, sottolineando che la presenza di quei volti in piazza non era una novità: «Vi posso dire che questi ragazzi, anche nelle sere addietro erano a Monreale. Lo posso dire perché li ho visti anche in altre occasioni e frequentano sempre la piazza di Monreale. Prima di oggi a Monreale non avevano causato alcun problema ma so che in città comunque sono soliti fare risse e creare problemi».

È in questo contesto che - secondo la ricostruzione del gip Ivana Vassallo - nella notte tra il 26 e il 27 aprile, in via Benedetto D’Acquisto, sarebbe scoppiata la rissa che si è trasformata in una sparatoria culminata nella strage. Nella follia di quei minuti hanno perso la vita Salvatore Turdo, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, mentre Nicolò Cangemi, 33 anni, e un ragazzo di 16 anni sono rimasti feriti lievemente e sono già stati dimessi dall’ospedale dopo le cure.

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