L'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Gioacchino Crisafulli, cerimonia di commemorazione a Monreale
A Monreale la cerimonia di commemorazione del 42° anniversario dell’omicidio dell’Appuntato dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, Medaglia d’Oro al Merito Civile “Alla memoria”, ucciso dalla criminalità organizzata il 27 aprile 1983. L’evento ha avuto luogo alle ore 09:00, al cimitero comunale, presso la tomba del caduto, alla presenza del figlio del decorato Carmelo Bartolo Crisafulli, del Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante Provinciale Carabinieri Palermo, del Vice Sindaco di Monreale Riccardo Oddo, dell’On. Marco Intravaia, del Comandante del Gruppo di Monreale, Ten. Col. Giulio Modesti e dell’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazione Carabinieri, Ignazio Buzzi con una rappresentanza di militari dell’Arma in congedo. La cerimonia è stata scandita dalla lettura della biografia del militare e della motivazione della Medaglio d’Oro al Merito Civile. È poi seguito un momento di commossa preghiera guidata dal Cappellano militare, Don Salvatore Falzone. Con Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 5 giugno 2017 è stata conferita all’App. Crisafulli Gioacchino, la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” con la seguente motivazione: “Insospettito dalla circostanza che un mezzo pesante scegliesse di percorrere strade secondarie per raggiungere il porto, nonostante fosse ormai in congedo, affrontava con autorevolezza gli individui al trasporto di quello che, solo nel corso delle indagini successive, si sarebbe accertato essere un trasporto di eroina destinata a un esponente statunitense della criminalità organizzata. La risolutezza dell’intervento posto in essere ostacolava la delicata operazione illecita, allarmando i locali vertici di “Cosa Nostra” i quali, nonostante il mezzo fosse comunque giunto a destinazione, decidevano la sua uccisione ad opera di due sicari che gli sparavano contro numerosi colpi di pistola. Mirabile esempio di straordinario senso di legalità e di altissime virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”. Il Generale Luciano Magrini nel suo intervento si è stretto ai familiari ed ai presenti nel ricordo del decorato; il Comandante altresì ha evidenziato la figura di Gioacchino Crisafulli che, nonostante già in congedo, rappresenta un esempio elevatissimo di senso del dovere e di attaccamento alla collettività, sino all’estremo sacrificio della propria vita. Gioacchino Crisafulli, in pensione dal 19 gennaio 1977, aveva maturato quasi 45 anni di anzianità tra quelli di servizio e le campagne di guerra. Dopo il collocamento a riposo si impegnò nel contrasto dell'egemonia mafiosa dei terribili anni ‘80, periodo in cui la mafia corleonese spadroneggiava. Il 27 aprile 1983, venne ucciso, quando era già in pensione, a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico di eroina, transitato nei pressi della propria abitazione. Infatti, fu insospettito per le manovre di un camion guidato da un "picciotto", e chiese spiegazioni. I mafiosi, infastiditi dall’azione, dopo qualche giorno lo uccisero.