
Da domani scatta l’interdizione dell’area di mare davanti a Porticello (Palermo) in cui è affondato, il 19 agosto, lo yacht Bayesian, del miliardario britannico Mike Lynch. Mentre sono ancora in navigazione verso Porticello sia la nave Hebo Lift 10 - salpata da Rotterdam e giunta nel Mediterraneo, al largo delle coste algerine - dotata di una gru in grado di sostenere il peso dello yacht, sia della Hebo Lift 2, una nave di appoggio che si trova nella costa ionica della Calabria. Il loro arrivo è previsto tra il 2 e il 4 maggio.
Da domani dunque scattano tutte le prescrizioni, previste da una ordinanza dalla Guardia costiera che resteranno in vigore fino ad operazioni di recupero concluse: area interdetta in un raggio di 650 metri rispetto al punto in cui lo yacht è affondato; divieto assoluto di balneazione, sorvolo, pesca, navigazione, ormeggio, immersioni e riprese subacquee. Le operazioni di recupero sono state affidate alle società specializzate Hebo Maritiemservice e Smit International. Prima di riportare a galla lo yacht adagiato a 49 metri di profondità, sarà necessario imbragarlo e tagliare l’imponente albero di 75 metri che renderebbe più rischiose ed instabili le operazioni di recupero. Per farlo si attende appunto l’arrivo della nave gru e della gemella, più piccola, attrezzata inoltre con un pontone d’appoggio.
Nell’incidente sono morte sette persone, tra cui lo stesso Mike Lynch, la figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, i coniugi Chris e Neda Morvillo e al cuoco di bordo Recaldo Thomas.
La procura di Termini Imerese, che coordina le indagini con le ipotesi di naufragio colposo e omicidio colposo, ha finora iscritto 3 persone nel registro degli indagati: si tratta del comandante James Cutfield, dell’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio inglese Matthew Griffiths.
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