Palermo

Lunedì 28 Aprile 2025

Sparatoria a Monreale, aggrediti gli operatori del 118: «Chiediamo protezione»

Durante i soccorsi per la strage di Monreale, costata la vita a tre giovani e il ferimento di altri due, i sanitari del 118 sono stati strattonati e accerchiati da alcuni parenti e amici delle vittime. La situazione è degenerata quando il primo equipaggio arrivato in via Benedetto D'Acquisto si è trovato davanti scene drammatiche: tre giovani a terra, colpiti da arma da fuoco, e decine di persone disperate. I familiari hanno circondato l'ambulanza chiedendo che il proprio congiunto venisse soccorso per primo. Attimi di tensione che si sono ripetuti anche al pronto soccorso dell'ospedale Ingrassia del capoluogo. Dopo la notizia del decesso di uno dei feriti, alcuni parenti hanno danneggiato l'ambulanza. Solo l'intervento delle forze dell'ordine ha permesso al personale di lasciare in sicurezza l'ospedale. Sull'accaduto è intervenuto il presidente della Seus 118, Riccardo Castro, che ha lanciato un appello per ribadire «il ruolo e l’impegno quotidiano degli autisti soccorritori che coprono tutto il territorio regionale senza pausa alcuna. Si tratta di figure essenziali per il lavoro che svolgono e meritano enorme rispetto». Castro ha poi aggiunto: «Sono un frontman e ho anche il compito di proteggere i lavoratori. Per trovare soluzioni ci si deve rivolgere agli organi che hanno la responsabilità specifica. Io, da presidente e da rappresentante di tutta la categoria, chiedo protezione».

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